Ciao Orietta!

Cara Orietta, hai ricevuto la convocazione nel coro degli angeli e hai lasciato tutti i tuoi cari ed anche il Vox Phoenicis al quale tenevi tanto, eri orgogliosa di farne parte nella sezione contralti fin dal 14 dicembre 2015.

E’ un tempo difficile quello che stiamo vivendo fatto di distanze, di mascherine, di disinfettanti. Poi arrivano queste sberle che ti mozzano il fiato e la voce non esce più, perché viene a mancare una persona di famiglia. La sua presenza minuta con tutta la sua timidezza, la sua ansia di sapere dove collocarsi durante i concerti (possibilmente non dietro Martina che la faceva scomparire con la sua altezza!) già manca. Si è creato un vuoto che non potrà essere colmato da nessuno, perché una persona che termina il suo cammino terreno lascia sempre le sue orme.
Le orme.
Ricordo che alla mia richiesta “Siamo tutti?” prima di iniziare le brevissime prove di acustica e disposizione nella Sala “Pasquale Macchi” nel Palazzo Apostolico di Loreto prima della 2° edizione della Rassegna “Veni Domine”, la sezione contralti mi mostrò il posto lasciato e pronto per essere occupato da Orietta. Attendiamo  di ritrovare la Voce della Fenice, quella che rinasce sempre persino dopo un lungo silenzio come questo, anche per lei: il suo posto ci sarà sempre e sarà occupato solo da lei.

Cara Orietta stacci vicina: vogliamo un angelo in più a far tifo per noi.

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Pubblicato da Carlo Paniccià

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