Concerto “Coralmente Rotary” per il 110° anniversario di fondazione del Rotary

In tutto il mondo il Rotary festeggia il 23 febbraio 2015 il 110° anniversario di fondazione. Il Club di Loreto, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato per domenica 22 febbraio 2005 alle ore 21.15 al Palacongressi di Loreto il concerto del Coro Vox Phoenicis diretto da Carlo Paniccià.rnrnL’iniziativa nasce da un’idea della sottocommissione “Raccolta Fondi” che ha coinvolto l’intero Distretto 2090 del Rotary composto dai 64 club delle regioni Abruzzo, Marche, Molise e Umbria: in contemporanea tutti saranno impegnati nella medesima iniziativa per amplificare il messaggio del Rotary, un messaggio che si fonda sui principi posti dal fondatore Paul Harris e articolati sulla pace, la fratellanza, la tolleranza e l’attenzione ai bisogni dei più deboli; esempio evidente dell’attenzione del Rotary ai bisogni dell’umanità è la campagna “Polioplus” per l’eradicazione della poliomelite in tutto il mondo. Sulla base di queste idee è nato il progetto, “Coralmente Rotary”, iniziativa corale volta alla raccolta fondi.rnrnIl Vox Phoenicis dedicherà al Rotary una delle esecuzioni del concerto, esecuzione che sarà inserita sul sito del Distretto http://www.rotary2090.info per partecipare al concorso tra tutti i club con un sondaggio di valutazione e successiva premiazione, affidato agli oltre 3.300 Rotariani del Distretto.rnrnIl concerto elaborato dal Vox Phoenicis si intitola “Memorie…” e vedrà la partecipazione della pianista Elena Baldoni che accompagnerà il coro in alcuni brani. Importante il contributo dato dalla Ditta ORLA srl che offrirà il pianoforte per il concerto.rnrnLe note al concerto: “Il 2015 appena iniziato porta con sé molte importanti ricorrenze tra le quali il 110° anniversario della fondazione del Rotary Club avvenuta nel 1905 a Chicago e i 750 anni della nascita a Firenze di Dante Alighieri, padre della lingua italiana e autore della Divina Commedia. Ma anche eventi funesti che hanno segnato drammaticamente la nostra storia come i 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale e i 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Memorie che si intrecciano agli echi e ai riflessi polifonici dei grandi compositori del rinascimento fino ai giorni nostri. Memorie di ciò che vissero i nostri soldati quando, incoscienti e spavaldi, correvano in prima linea cantando “Come porti i capelli” per poi vedere spezzare le loro giovani vite nelle trincee scavate nella roccia compatta delle Alpi (“Monte Canino”, “Tapum”, “Monte Pasubio”). Fu necessario attendere il 4 novembre 1918 per vedere nuovamente il cielo rosso del tramonto pacificato (“Evening rise”), far scendere il silenzio sulle nostre cime e sulle nostre valli (“Dormono le cime dei monti”) e permettere il ritorno a casa dei soldati sopravvissuti alla grande carneficina (“The road home”). Memorie…”

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